domenica 28 aprile 2013

gioielli di fiori.....fiori di bottiglie



Questi sono degli anelli realizzati con le bottiglie di plastica modellate con la fiamma di una candela e assemblati con filo metallico.

Non sono molto brava come fotografa, ma dal vivo rendono molto bene, perchè sembrano di vetro fuso e nonostante le dimensioni importanti sono molto leggeri e allegri.


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Albero della vita


Per gli antichi Celti, così come per molti altri popoli, gli alberi rappresentavano il collegamento al Mondo dello Spirito così come la connessione con i loro antenati e con il loro lignaggio. 
L’Albero della Vita è un simbolo che è stato riprodotto, in diverse maniere, da molti artisti. 
In tutti i casi, comunque, la sua struttura e il suo significato simbolico restano gli stessi: si tratta infatti di un albero nel quale rami e radici si intrecciano e si uniscono spesso disegnando una trama complessa che, molte volte, si rifà proprio ai famosi nodi celtici. 

Secondo alcuni autori, il tronco di quest’albero rappresenta il mondo nel quale noi viviamo, le sue radici i mondi inferiori e i suoi rami i mondi superiori. 

L’Albero della Vita, in Gaelico, è chiamato Crann Bethadh. In questo simbolo l’intrecciarsi dei rami, secondo la complessa struttura di nodi celtici più o meno elaborati, non serve solo a soddisfare esigenze estetiche più o meno elaborate, ma sta proprio ad indicare la complessa trama della vita nel suo senso più ampio, ove moltitudini di eventi, influenzati da molteplici fattori si intrecciano creando la realtà che noi percepiamo e quel complesso concatenarsi e 
correlarsi degli eventi che spesso viene definito sincronicità. 

Oltre a questo significato possiamo riscontrare nell’Albero della Vita anche un altro aspetto, peraltro comune a tutte le strutture labirintiche, ovvero l’aspetto della nostra personale ricerca spirituale. 
Il molteplice intrecciarsi di rami e radici rappresenta il seguire il nostro proprio sentiero di ricerca personale attraverso vie spesso apparentemente oscure, casuali ed erronee. 
Tuttavia è proprio seguendo con fiducia, lo svolgersi del percorso che si giunge alla conoscenza e padronanza del sentiero che esso traccia.

L’Albero della Vita rappresenta l’infinita evoluzione del nostro Spirito e il suo continuo modificarsi attraverso il percorso che esso compie, pur tuttavia restando in qualche modo sempre uguale a se stesso. 

In generale, come amuleto, esso viene utilizzato a rappresentare o portare forza, longevità e saggezza. 
Per quanto ci concerne, al di la di questi significati, possiamo considerare che il simbolo dell’Albero della Vita è anche utilizzabile ai fini di un percorso meditativo interiore che ci porta ad esplorare e conoscere maggiormente noi stessi e la magia dell’Universo che ci circonda .

L’albero, costituito da radici immerse nella terra e dai fino ai rami proiettati verso il cielo, indica l’unione tra i mondi inferiori e i mondi superiori.

La natura dell’albero è tridimensionale: radici, tronco, rami, hanno una simbologia molto forte, ed è in relazione a molte triadi sacre, quella del tempo “passato, presente, futuro” e dello spazio “altezza, lunghezza, larghezza”.

L’albero è il simbolo della vita e dispensatore di ossigeno, le foglie che ciclicamente cadono e rinascono indicano il ciclo delle stagioni, quindi l’eterno ricominciare, mentre se è riempito di foglie perenni è il simbolo d’eternità, ed è per questo che si trova nei cimiteri come richiamo all’immortalità dell’anima.

L’albero è il simbolo universale di vita, ma anche simbolo di morte, difatti esso misura il tempo che passa a causa della variazione delle foglie, che variano di forma, dell’ampiezza, ma anche negli anelli del tronco, i quali indicano la storia degli esseri umani e della cara nostra terra incisa nel profondo del suo essere.

L’albero fornisce anche il legno del rogo o della bara, per questo motivo, quando associato alla morte, in realtà svolge il ruolo di gettare le basi della vita eterna, diventando così simbolo di rigenerazione.
fonte 


Questi ciondoli sono stati realizzati con materiali di recupero: vecchi anelli per tende in legno, filo di rame recuperato da vecchi cavi (credo telefonici), e perline recuperate da vecchie collane.
Sono stati regalati come porta fortuna 




Kefir spalmabile



Ingredienti:

  • 500 gr Kefir denso
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • erba cipollina a piacere
  • 1 pizzico di pepe
 

Prendere un canovaccio pulito ma che non odori di ammorbidente o detersivo, uno scolapasta  e una ciotola.
Mescolare energicamente il Kefir con il sale e versarlo nel canovaccio, steso dentro lo scolapasta, per circa 12 ore a temperatura ambiente.
Trascorso questo tempo, mettere il formaggio in una ciotola e mescolarlo con l'erba cipollina e il pepe.


pizza



morbida e croccante, lievita velocemente e....forse l'ho solo cotta troppo!!!!!
 
 
      
Ingredienti

400 gr.farina 00
100 gr farina manitoba
200 ml latte
100 ml di acqua
8 gr.lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaio di olio di oliva
1 cucchiaino raso di sale

Mettere in una ciotola le farine, l’olio, il sale e il latte a temperatura ambiente.
Sciogliere il lievito nell’acqua tiepida con lo zucchero, lasciare riposare qualche minuto e aggiungere agli altri ingredienti e iniziare a impastare. Lasciare lievitare fino al raddoppio della pasta.
Sgonfiare la pasta e lasciare di nuovo lievitare per circa 1 ora.
Togliere la pasta dalla ciotola, lavorarla un pochino e formare della palline (come quelle del pizzaiolo) da 200-250 gr. l’una.
Metterle su carta da forno, spolverarle con farina e lasciare lievitare fino all’uso, coprendo sempre con un panno.
Stendere la pasta con il polso (no mattarello) e poi sollevandola, allargarla sempre con la punta delle dita.

condire a piacere (io pomodoro, mozzarella, salame piccante e olive) e cuocere in forno caldo a 200 gradi per 15-20 minuti

salsa allo yogurth.....fatta con il Kefir


....buona buona, semplice semplice... per condire l'insalata, si può gustare intingendovi delle verdure crude, per condire l'insalata di patate, il kebab, il coleslaw, .... al posto della salsa yogurth


    
Ingredienti:

  • 250 gr di Kefir
  • 2 cucchiai di senape
  • 1 cucchiaio di salsa Kren (facoltativa)
  • 2 cucchiai di maionese
  • erba cipollina essiccata
  • 1 cucchiaino di aglio in polvere
  • il succo di mezzo limone
  • 1 cucchiaio di olio di oliva
  • 1 cucchiaino di semi di senape
  • sale e pepe a piacere
Mettere tutti gli ingredienti in  un barattolo di vetro e mescolare bene.








Flautas di pollo (Messico)



Questo piatto lo mangiavo sempre in un noto ristorante messicano bolzanino che ha chiuso i battenti con mio sommo rammarico!!!
Erano tanto buoni, li mangiavo ogni volta che potevo, costavano la bellezza di 12 euro ma ne valeva sempre la pena....
La mia versione è molto semplificata, ma a mio parere ugualmente molto gustosa e fresca...non sono necessari molti ingredienti e a me piace molto l'effetto dell'insalata fredda e del flautas caldo.

la difficoltà secondo me sta nel trovare l'avocado e scoprire se è maturo al punto giusto.....l'altro giorno ho chiesto al supermercato se ne avessero e la commessa non ne aveva mai sentito nemmeno il nome....mi guarda con grandi occhi sbarrati...."un avvocato?"....volevo rispondere che non sapevo li vendessero nel reparto verdura....buono a sapersi.....prontamente le descrivo cosa cerco e lei mi risponde che non ce l'hanno....ma hanno l'ananas.....avviso chi legge che con l'ananas la salsa guacamole non viene buona.
Conviene andare a comprare il prezioso frutto dal fruttivendolo sperando che scelga per noi il frutto ideale.....pena trovarsi con un guacamole amaro che non si amalgama....

Il nocciolo dell'avocado l'ho messo in acqua a germogliare....se mi va bene forse tra dieci anni riuscirò ad autoprodurmi anche gli avocados....








     
  
Ingredienti per tre flautas belli grandi:

  • 1 petto di pollo tagliato a fette
  • 1 avocado maturo
  • mezzo limone
  • sale
  • pepe
  • peperoncino
  • paprika dolce
  • 3 tortillas (già pronte o fatte in casa
  • insalata brasiliana o iceberg

preparare il guacamole semplicemente frullando la polpa dell'avocado con il succo di limone un pizzico di sale e pepe e mettere in frigo.
..... che i messicani non ne abbiano troppo a male se ho chiamato guacamole una semplice purea di avocado....volendo lo si può fare alla maniera tradizionale o nella versione in crema...


Grigliare le fettine di pollo aromatizzandole con sale, pepe, peperoncino e a cottura ultimata sfilacciarle.

Le tortillas, devono essere morbide per essere facilmente arrotolabili, io passo la mia mano bagnata sulla superficie e le metto 30 secondi nel microonde, ma ho sperimentato si possono appoggiare sul fornello caldo per qualche secondo (attenzione che non diventino croccanti altrimenti non si riescono più ad arrotolare). Se fatte in casa si devono conservare in un sacchetto di plastica perchè si mantengano morbide

Mettere un pò di pollo lungo il diametro della tortilla ed arrotolarla infilzandola poi con uno stuzzicadente.

Tagliare l'insalata a julienne e condirla con il guacamole tenendo da parte tre cucchiai per guarnire i flautas e posizionarla sul piatto da portata.

Cuocere i flautas o figgendoli in abbondante olio di semi caldo o passandoli in forno a 180 gradi per 10 minuti

Impiattare appoggiando i flautas sul letto di insalata, guarnirli con un cucchiaio di guacamole e una spruzzata di paprika dolce....




Labneh...... di Kefir



Mi sto dando alla produzione di formaggetti.....io che odio il formaggio e sono anche un pò intollerante al lattosio.....anche questa preparazione è un omaggio che farò alla mia mamma

Il Llabaneh (in ebraico לבנה), pronunciato anche Labneh, (in arabo: لبنة) è una specie di formaggio di yogurt, realizzato con latte di pecora, mucca, occasionalmente con latte di capra, tipico delle cucine del Medio Oriente. 
Ha una consistenza tra lo yogurt e il formaggio. 
Per conservarlo per più tempo, può essere lasciato asciugare in forma di palle da tre a quattro centimetri di diametro conservate immerse in abbondante olio di oliva. 
Il Labneh può essere aromatizzato con spezie come il timo o la menta.

Benché oggigiorno si possa trovare nei supermercati, conservato in barattoli di vetro ripieni di olio di oliva, in gran parte delle case del medio oriente si prepara tradizionalmente. 

Anticamente i nomadi mettevano lo yogurt di latte o di capra in pelli nelle quali col tempo l'acqua contenuta nello yogurt veniva filtrata attraverso i pori, finché non rimaneva una pasta alla quale si aggiungeva il sale per la conservazione.
Fonte: Wikipedia






 
Ingredienti 

  • 500 g. di Kefir
  • 1 cucchiano di sale
  • 1 cucchiaino di aglio in polvere
  • olio di oliva 
  • salvia
  • grani di pepe rosa
  • bacche di ginepro
  • qualche peperoncino


Prendere un canovaccio pulito ma che non odori di ammorbidente o detersivo, uno scolapasta  e una ciotola.
Mescolare energicamente il Kefir con il sale e versarlo nel canovaccio, steso dentro lo scolapasta, per circa 24 ore a temperatura ambiente.
Trascorso questo tempo, mettere il Labneh in una ciotola e mescolarlo con l'aglio.
Formare delle palline e disporle a strati insieme alla salvia, il pepe rosa, il ginepro e il peperoncino in un vasetto di vetro.
Ricoprire con olio di oliva. 
Ho letto che si conserva in un luogo fresco e asciutto per diversi mesi..

Irish Soda Bread



L'Irish Soda Bread è un pane tradizionale irlandese e a cui è legata addirittura una Society for Preservation of Irish Soda Bread, sito nel quale si può trovare storia, ingredienti, procedura legati a questo pane.

la mia ricetta è un pò diversa....chiedo perdono agli eventuali esterrefatti irlandesi che dovessero leggere....

Ottimo con la nutella, con la marmellata, con il lemon curd, con gli affettati, con le zuppe, io lo utilizzo al posto del pane da toast.....la ricetta è un pò modificata anche se qui a Bolzano il latticello previsto negli ingredienti originali si trova abbastanza facilmente.....ma con tutto questo Kefir che mi ritrovo lo metto un pò dappertutto e sperimento.... Si può usare tranquillamente lo yogurth al posto del kefir e/o del latticello


L'Irish Soda Bread non contiene lievito, l'agente lievitante è dato dal bicarbonato di sodio che reagisce col calore al contatto con gli acidi del latticello/kefir/yogurth e fa crescere l'impasto rendendolo leggero e morbidissimo. 

Ingredienti
  • 200 gr di farina bianca 00
  • 200 gr di farina integrale
  • 100 gr di fiocchi d’avena
  • 2 cucchiai di semi di zucca
  • 1 cucchiaio di semi di sesamo
  • 250 gr yogurt 
  • 250 gr di latte
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 2 cucchiaini di bicarbonato
  • 2 cucchiaini di sale fino

Accendere il forno a 180° e foderare, con carta forno bagnata e strizzata molto bene, uno stampo rettangolare da plum cake.


Setacciare la farina bianca insieme al bicarbonato, mettere in una ciotola le farine, i fiocchi d’avena, i semi, lo zucchero, il sale e mescolare molto bene.

Diluire lo yogurt con il latte e versarlo nella ciotola delle farine.

Mescolare (non troppo a lungo) con un cucchiaio  con movimenti dal basso verso l’alto che serviranno ad incamerare più aria possibile....l’impasto deve risultare appiccicoso ma non troppo molle.

Rovesciare l’impasto nello stampo e livellarlo senza troppa precisione.

Praticare con un coltello un’incisione nel senso della lunghezza e infornare.

Cuocere per 30 minuti con lo stampo e 10 minuti senza 

Sfornare, lasciare intiepidire 5 minuti e servirlo ancora caldo. 

E’ buono anche il giorno dopo ma è ancora più buono se tagliato a fette e scaldato.


Detersivo liquido fatto in casa


Vivere con tre gatti e un cane è abbastanza impegnativo, soprattutto se si vuole continuare a vivere in una casa pulita....appeso sulla mia porta d'entrata campeggia una targa che recita:

"La mia casa è abbastanza pulita per essere sana e abbastanza sporca per essere felice"

Mi sono imbattuta in persone che mi hanno accusata di essermi condizionata la vita scegliendo di vivere con tre gatti e un cane "troppo grande"..... trovo che sia una scelta impegnativa...come impegnativo è ogni amore responsabile. È vero che devo rinunciare ad avere la casa con i pavimenti a specchio.....è vero che per quanto io possa pulire i peli volano dappertutto.....è vero che non posso andare in vacanza dove voglio....e quando voglio.... sono stata accusata di essere strana perché preferisco una passeggiata nella natura ad un centro commerciale....... io mi sento semplicemente molto fortunata e continuo e continuerò sempre a diffidare di chi non ama gli animali o peggio ancora di chi dice di amarli e non rispetta le rinunce che volentieri fa chi ne possiede uno....

questo significa che spesso i miei pavimenti sono di peluches, che è meglio non sedersi sul mio divano se si è vestiti di nero, che sul mio pigiama dorme sempre un gatto, che se si guarda in controluce il mio pavimento appena lavato si scorgono sempre impronte di zampette....chi è dotato di un coinquilino-con-coda conosce le passeggiate sui pavimenti bagnati, anche se un nanosecondo prima il peloso in questione dormiva profondamente in un'altra stanza.... ma questo non significa che la mia casa non sia pulita!!! 
Avere un gatto non fa automaticamente puzzare la casa di lettiera (basta tenere pulita la cassetta e cambiare regolarmente la sabbia), o avere un cane non fa permanentemente odorare la maison di "au de cane bagnato" (basta spazzolarlo spesso e passare sul pelo un panno inumidito di acqua e aceto e lavare regolarmente le fodere che rivestono le cucce)...questa è l'inevitabile manutenzione per una perfetta convivenza tra i possessori di coda e i non possessori di coda....

Esiste una parte divertente dopo la manutenzione ordinaria....baci, coccole, feste, vita all'aria aperta, vietato mostrare tristezza, perchè c'è sempre qualcuno che cerca di tirarmi su il morale a furia di buffonerie, non poter mai essere troppo ammalata, pena l'assalto di infermieri dotati di coda che suggeriscono come rimedio contro l'influenza il dormire ammonticchiati.....




 
  
Loro, come me, gradiscono molto avere ospiti a casa...ma le attenzioni riservate sono mooolto lontane dal nostro galateo....baci umidissimi dal cane con tanto di salti e omaggio all'ospite di un osso mangiucchiato, gatti sulle ginocchia con annesse fusa....insomma casa mia è off limits a chi non ama gli animali.....
Tempo fa una mia "amica", che pur conoscendo i miei coinquilini, mi chiese di metterli in bagno, per tutta risposta ricevette la proposta di bere noi il nostro caffè comodamente appollaiate sul bordo della vasca da bagno!...da allora il caffè ce lo beviamo al bar...

Fin da bambina ho sempre amato gli animali...il mio sogno era quello di vivere in una casetta in campagna con pulcini, mucche, cavalli, gatti, un "cane vero" e un ippopotamo!
La vita reale mi ha consentito semplicemente un bilocale, all'ultimo piano di un condominio e il mio balcone viene diviso più o meno equamente tra me, il cane e lo stenditoio...ma siamo felici così....


Lavatrici ne faccio molte.....lavo gli asciugamani che ricoprono le sedie della cucina almeno una volta a settimana....come una volta a settimana lavo i rivestimenti delle cucce del cane...i detersivi costano veramente molto e inquinano anche molto....quindi dopo una dettagliata ricerca in internet ho sviluppato una strategia molto più economica e più rispettosa per l'ambiente. 
ho preso spunto da questo sito e da questo video che tra l'altro è molto divertente, anche se ho modificato le dosi, perchè 18 litri di detersivo mi sembravano troppi...ottenendo un detersivo che ha un ottimo effetto lavante

Ingredienti per 5 litri di detersivo liquido:


  • tanica vuota da 5 litri (l'ho riciclata da un vecchio detersivo per pavimenti)
  • bottiglia vuota da 2 litri (va bene una vecchia bottiglia di detersivo)
  • pallina dosa-detersivo (anche questa riciclata, ma non è indispensabile)
  • 1 saponetta da bucato (io ne ho scelta una totalmente vegetale.....attenzione che l'ingrediente Sodium Tallowate altro non è che grasso bovino)
  • 200 gr di bicarbonato di sodio (al supermercato costa circa 1 euro per una confezione da 500 gr)
  • 200 gr di carbonato di sodio (la soda solvay che si trova al supermercato.....attenzione NON E' LA SODA CAUSTICA!!!!!)
  • acqua


tagliare sottilmente o grattugiare la saponetta e metterla in un contenitore (una pentola o un secchio vanno bene) aggiungere circa tre litri d'acqua calda e frullare bene con il frullatore ad immersione.....si possono anche sciogliere le scaglie di sapone in acqua calda se non si possiede il frullatore 

travasare il tutto nella tanica, aggiungere il bicarbonato e la soda e shekerare (ottimo esercizio per tonificare le braccia) fino ad amalgamare gli ingredienti, aggiungere altra acqua tiepida fino a riempire la tanica e far uscire la schiuma che si è formata.

lasciare riposare per almeno 24 ore e riempire per comodità una bottiglia più piccola.

Si usa come un normale sapone liquido per lavatrice, è meno profumato (volendo si possono aggiungere delle gocce di olio essenziale) ma l'effetto pulente è lo stesso.....

domenica 21 aprile 2013

Ricotta con siero di Kefir


Purtroppo ho già torturato le mie piante con potature improprie e fertilizzanti....credo che il tentativo di rianimazione in extremis non sia servita al mio gelsomino, che giace rinsecchito sul balcone, mentre il rovo e l'altro gelsomino fanno bella mostra di nuove foglioline rigogliose.....spero di avere il coraggio di buttarlo e che non faccia la fine della dracena il cui tronco rinsecchito fa ancora bella foggia di se nel giroscale, "forse si riprende" penso tutte le volte.....
quindi, dato che il siero del Kefir non farà il miracolo di resuscitare il gelsomino, ne ho fatto una bella ricottella alle erbe per la mia mammina che spero gradirà....

non ho pesato o misurato il siero perchè volevo vedere cosa ne usciva.....ma produco il Kefir in un vaso da 750 gr e uso circa mezzo litro di latte.....ho usato tutto il siero di ieri e di oggi,
anche le erbe sono a piacere, ho usato quello che avevo a portata di mano....si può lasciare anche al naturale






     

Ingredienti:

  • siero di Kefir (ad occhio circa due bicchieri)
  • 1 litro di latte intero
  • 1 cucchiaino di sale 
  • salvia
  • timo 
  • rosmarino
  • semi di sesamo
  • origano
  • 1/2 cucchiaino di paprika dolce

Bollire il latte, mescolando bene affinché non si formi la "pellicina", aggiungere il sale e il siero di Kefir e rimettere sul fuoco per qualche minuto mescolando i fiocchetti che affiorano in superficie.
Scolare con un colino a maglie strettissime premendo un po' per fare uscire più liquido possibile e mettere il formaggio caldo nella ciotola con il misto di erbe e mescolare.


Ho preparato in anticipo una specie di cestello con un vasetto di insalata russa nel quale ho praticato dei fori sul fondo per permettere al formaggio di colare il suo liquido e che viene appoggiato dentro un altro vasetto uguale in modo da lasciare un po' di spazio sul fondo, così il siero non rimane a contatto con il formaggio.



Mettere il formaggio nel cestello e premere bene per scolare il liquido.

riporre in frigorifero.....fino al giorno dopo

avventura Kefir...messaggio di speranza

Non starò a dilungarmi descrivendo i passaggi per nulla complicati per fare il kefir....sono una novellina in questo....ci sono blog estremamente competenti in materia che possono esaudire ogni curiosità...io mi sono affidata a Fabiola

Figurarsi se mi lascio scappare un'occasione come questa!?!?.... quindi ho creduto fosse opportuno lanciarmi anche in questo esperimento....sarà la strega che è in me, mi piace cimentarmi con "pozioni magiche" e cosa c'è meglio del kefir????...granuletti bianchi gelatinosi che trasformano il latte in qualcosa di simile allo yogurth e crescono....mi manca solo la scopa e la sfera di cristallo!!!!

La diligente scolara che è in me mi spinge a documentarmi molto bene prima di cimentarmi nell'impresa....quindi leggo, rileggo, cerco, ne parlo....quasi tutti i miei amici mi hanno chiesto cosa me ne faccio del kefir di latte se i formaggi non mi piacciono e del latte schifo anche l'odore.....mah, ho letto che fa bene....e poi è una cosa viva..... qualcuno mi ha chiesto se non mi bastavano tre gatti e un cane....

trovati i granelli, che gentilmente mi vengono regalati, aspetto le promesse 24 ore.....poste che ritardano, ansia che mi invade.....ora li voglio e soprattutto non vorrei che morissero sigillati in una busta persi chissà dove...

finalmente arrivano con un giorno di ritardo e vengono da subito soprannominati "puzzolini" manco avessero fatto tutto il viaggio dentro un paio di scarpe da ginnastica!!!
Vengo rassicurata che è normale...lo stress del viaggio....infatti il giorno dopo producono un qualcosa di immondo....

Ma non demordo, chi me li ha donati si prende gentilmente cura delle mie ansie e forse anche delle ansie da prestazione dei kefirini....forse non gradiscono il latte dei masi altoatesini.....forse non amano il clima dolomitico.....forse temono di dover imparare il tedesco e la cosa non li aggrada!

Ormai sono lo zimbello di amici e familiari che mi ascoltano scuotendo leggermente il capo e guardandomi con quel misto di affetto e compassione.....ma sono sicura gusteranno con piacere qualunque cosa farò con i per ora immondi granuletti....

Venerdì non me la sento di lasciarli soli al lavoro da me per tutto il week end....e se morissero? e se soffrissero di ansia da separazione? ok, li porto a casa con me....in motorino....

Sabato, dopo essere rimasti le canoniche 24 ore in dispensa in compagnia dei piatti arancioni  producono qualcosa che assomiglia alle foto trovate sul web, avranno gradito il viaggio sulle due ruote.....l'odore non so....non mi piace.....Jules, uno dei miei gatti si rifugia sotto il letto, sia mai debba assaggiare la paurosa novità....
Ljuba, il cane, scodinzola animatamente rischiando il decollo, annusa l'aria...non vuole solo assaggiare ma  pretende una cucchiaiata! sarà perchè è un levriero russo, anche se nata in provincia di Ferrara.....che strano....lei che di solito anche quando le propongo un biscotto succulento mi guarda come se le stessi dando del veleno!!! 
bhe se Ljuba gradisce, perchè non dovrei gradire io!?!?!?
assaggio......terribile, formaggio alla lemonsoda.....frizzante e acido.....che faccio???? prima cosa lo dolcifico con un bel cucchiaio di miele e lo riassaggio.......no, per oggi è troppo....metto in frigo.....al limite so già chi gradirà....




 
  

Domenica....stessa scena in dispensa, sono meno guardinga, ma l'odore mi sembra migliore...meno acido... eseguo il procedimento e tengo da parte il siero, la mia mamma assaggerà la ricotta fatta da me...anche Jules osserva incuriosito mentre separo i granuli dalla bianca crema e Vincent, il gatto curioso, divide deliziato un bel cucchiaio di Kefir con Ljuba....Mia, la gatta, osserva disgustata la scena dal bracciolo del divano.....ma lei è così... e lo sguardo di disgusto è rivolto a Ljuba e non al Kefir.....non si abbasserebbe mai ad assaggiare qualcosa che mangia il cane....

Sconsolata apro il frigo e osservo il barattolo mezzo pieno di kefir di ieri...... uffa sono l'unica a cui non piace?!?
....che faccio...assaggio...... BUONISSIMO!!!!!!! leggermente frizzantino, per nulla acido, denso e cremoso......
.....caro Kefir.....mi sa che hai convinto anche me......


                                           Mia

sabato 20 aprile 2013

Succo d'uva

Con l’uva si può ottenere un buon succo analcolico che possono bere anche i bambini.

Ovviamente, si può utilizzare anche altra frutta matura nel caso l’uva non piaccia………(anche i mix di frutta sono buonissimi)

la resa è circa 1 Kg di frutta = 1,5 litri di succo,ma può variare a seconda della frutta utilizzata o della concentrazione che si vuole ottenere (si può aggiungere acqua o metterne meno).

Ingredienti:
  • uva nera e matura, possibilmente dolce e profumata
  • succo di 1 limone
  • zucchero o fruttosio a piacere (non indispensabile, al limite mettere il necessario x la conservazione, circa 100gr/litro)





 
  
Prendere dei grappoli d’uva nera matura, e mettere gli acini in un colino dove vanno lavati bene sotto acqua corrente.
In una pentola, versare gli acini e coprirli per metà con l’acqua ,aggiungere il succo di limone, e cuocere a fuoco moderato a fiamma non troppo alta per evitare che troppa acqua evapori (al limite mettere un coperchio facendo attenzione che non straripi tutto).
Per i primi quindici minuti bisogna rimestare frequentemente con un cucchiaio di legno, schiacciando anche un po’ gli acini per lasciare meglio uscire il succo.
Dopo circa mezz’ora, quando l’acino è completamente disfatto e la pentola si è riempita di succo, spegnere e passare il tutto con un passaverdura o (come ho fatto io) con un colino a maglie strette o in un telo di cotone, schiacciando bene gli acini per raccogliere più succo possibile (se si usa frutta senza semini e sbucciata, si può triturare con il frullatore ad immersione e passare poi a setaccio, l’anno scorso ho preparato succo di pera e l’ho invasato senza setacciarlo…… buonissimo ma molto polposo). Se non avete aggiunto lo zucchero, assaggiate il succo e zuccherate ora, lasciando cuocere ancora un pochino!!!!!! però se lo volete conservare, un pò di zucchero è meglio metterlo
Se nel frattempo il succo si raffredda, scaldarlo e imbottigliare caldo, oppure imbottigliare e sterilizzare in una pentola con acqua come si fa con le marmellate.

Questo succo è ottimo per accompagnare le castagne arrosto e a differenza del mosto d’uva non è fermentato.

questo è il panorama che vedo dalla finestra di casa mia…….viti fino a perdita d’occhio!!!!!

Coleslaw



Un pò di storia.....
Il coleslaw fu probabilmente consumato nella sua prima forma dagli antichi romani.
Successivamente venne adottato da diversi paesi come Regno Unito, Germania, America, Belgio e Spagna.
Bisogna pero' considerare che nel suo stato primitivo quest'insalata fosse priva di maionese perché inventata solo nel 18°secolo.
Il termine "insalata di cavolo" fu dato nel 18°secolo da una traduzione parziale dall'olandese del termine "koolsla" che significa cavolo cappuccio .
In Inghilterra fu chiamata sino al 1860 "insalata di cavolo fredda"

Il Coleslaw è generalmente consumato come contorno a cibi grigliati o fritti (spettacolare con le patatine). 
Nel sud degli Stati Uniti, viene consumato in un panino, il Reuben sandwich, e su hamburger e hot dog con peperoncino e senape caldo. Wikipedia 

Quando sono stata in Inghilterra lo mangiavo praticamente su ogni cosa, anche perchè oltre alle Chips, non mi piaceva quasi niente...... ho mangiato per tutto il tempo solo Coleslaw!!!!





  
  
Ingredienti
  • 300 g cavolo bianco
  • 2 carote
  • 2 cucchiai abbondanti di maionese 
  • 2 cucchiai abbondanti di panna condita con 1 cucchiaino di limone
  • 1 cucchiaino di senape
  • 1 cucchiaino di cren (è una salsetta al rafano ma è facoltativa)
  • 2 cucchiai di aceto o di limone
  • Sale e pepe


Tagliare le verdure a julienne, col coltello o il robot.
Preparare la salsa mescolando in una ciotola maionese, panna, limone, senape, aceto, zucchero, pepe e sale.
Versare la salsa sulle verdure e mescolare bene, Riporre in frigorifero per almeno 1 ora prima di servire.